Anche la Glory Trail ha il suo “Forrest Gump”. Si chiama Daniele Cesconetto, ed è un ragazzo per noi davvero unico che vive la corsa come esperienza di vita.
Il suo hashtag preferito è #IoNonMiAllenoCorro perché per lui la corsa è forza di volontà, amicizia, impegno, determinazione, soddisfazione, fatica, divertimento, scoperta di posti fantastici, emozione. “Questa è l’essenza dello sport. Il resto sono solo numeri” scrive Daniele in facebook al termine del suo personale Trittico di qualche giorno fa: il venerdi con il Vertical a Canazei (2,1 km con 1000 m.d+ che è prova di Coppa del Mondo di Km Verticale); il sabato con la 100 km di Asolo (con 2600 m.d+); la domenica ancora a Canazei alla Dolomites Skyrace (22 km con 1750 m.d+ anche questa prova di Coppa del Mondo di Skyrace).
Gare cui partecipa non per il risultato ma perché adora correre e perché a corsa per lui fa parte del suo stile di vita.
Quando non corre, lavora nella comunità La Nostra Famiglia creata da un’associazione che si dedica alla cura e alla riabilitazione delle persone con disabilità, soprattutto in età evolutiva. Non è un infermiere, né un medico…lui c’è sempre, come giardiniere, come aggiustatutto, come tutto fare…con il sorriso, la tranquillità, l’allegria, la grande positività e la pacatezza che lo contraddistinguono e che a noi piacciono cosi tanto da averlo voluto nella nostra squadra e soprattutto come testimonial del nostro video promozionale, perché il nostro “Forrest Gump” impersona lo spirito trail che piace a noi.
Cosi, abbiamo pensato di far raccontare a lui la Glory Trail.
Sabato 8 agosto partirà dal Parco di Fener ad Alano di Piave la prima edizione del “Glory Trail, dal Piave al Grappa”, un trail di 52 chilometri che percorrendo i sentieri del Monte Grappa e toccando le trincee della Grande Guerra, si concluderà a Seren del Grappa.
«Mi definisco un appassionato di corsa a 360° – racconta Cesconetto – mi piace spaziare in tutte le specialità della corsa. La corsa per me è un viaggio dentro a se stessi. L’ultramaratona è un’esperienza unica che, se vissuta nel modo giusto, ti può cambiare la vita».
«Il Glory Trail – continua Cesconetto – è un insieme di storia e natura. Si attraverseranno luoghi che hanno segnato in maniera indelebile il mondo e il paesaggio che vedranno i concorrenti sarà a tratti surreale. Sarà come andare indietro nel tempo con lo sguardo che guarda il futuro».
Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche del Trail Cesconetto spiega:
«Il dislivello positivo della prima metà del percorso sarà impegnativo, perché si affronteranno circa 1500 metri sino a raggiungere Cima Grappa, quindi servirà prudenza e un ritmo non troppo “allegro” fino allo scollinamento, da qui in poi si correrà verso il traguardo di Seren del Grappa, ma ci sono ancora tanti chilometri da correre e più di mille metri di dislivello da affrontare».
L’ultramaratoneta conclude con un pensiero che unisce la storia al mondo moderno:
«Legare il trail alla storia è un modo per non dimenticare i tristi avvenimenti vissuti durante la Prima Guerra Mondiale. Un’occasione per far conoscere, anche a chi viene da lontano, questi luoghi meravigliosi e unici con panorami mozzafiato che spaziano dalle Dolomiti alla pianura padana. Il filo conduttore che lega tutti questi elementi è la corsa, e sono sicuro che sia difficile trovare qualcosa di più bello!»